Sbattezzo: l'atto di liberarsi dalle catene dell'imposizione religiosa
cristiangcel
- 3 minutes read - 639 wordsIn un mondo realmente libero, la scelta di appartenere ad un culto dovrebbe essere qualcosa di desiderato e non imposto da altri. Tuttavia il battesimo, rito imposto nei primi attimi di vita dove la persona non può prendere decisioni, rimane un esempio attuale di forzatura ed imposizione religiosa. Sbattezzarsi diventa un atto non solo di liberazione ma un atto politico essenziale in uno stato come quello Italiano sottomesso dalle inferenze religiose vaticane in politica e società.
Il battesimo quindi, rappresenta una sorta di “marchio” che segna l’individuo sin dal momento che viene effettuato, non solo obbligandolo senza possibilità di scelta ad un culto ma anche rendendolo di fatto “non libero”: per la chiesa cattolica, una volta battezzati e quindi diventati cattolici, si diventa a tutti gli effetti sudditi delle gerarchie ecclesiastiche.
“Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa».”: In un mondo normale dove si aspira a promuovere la dignità e la libertà individuale di tutti gli esseri umani, a mio parere, non dovrebbe essere considerato nè ammissibile nè normale.
Partendo da questo punto, molti individui crescono in ambienti dove la religione gioca un ruolo fondamentale in quelle che sono le decisioni personali e sociali: spesso la scelta di battezzare un neonato è imposta socialmente a causa di aspettative familiari e sociali. Sbattezzarsi quindi diventa un modo per ribellarsi ad una società che impone una visione forzata che non rispecchia i propri valori e le proprie idee, diventando un modo per affermare la propria libertà di scelta e di autodeterminarsi in modo libero: non a caso in molti paesi del mondo l’apostasia (ossia l’atto di rifiutare e abbandonare una religione) è considerata un crimine punibile in alcuni stati anche con la morte, evidenziando ancora una volta come la forzatura religiosa è l’ennesimo strumento di controllo degli individui che viola i diritti umani fondamentali.
Lo sbattezzo non va visto solamente in ottica individuale, ma anche come un atto sociale: è un atto di protesta non solo per quanto riguarda la forzatura religiosa, ma anche per protestare contro le discriminazioni ecclesiastiche nei confronti di tante categorie di persone, portando a stigmatizzazione e paura per la diversità. Un esempio odierno sono gli omosessuali e la comunità LGBT, ma anche donne, medici non obbiettori, persone conviventi e tantissime altre categorie che sono costantemente prese di mira dalle autorità religiose (non solo cattoliche).
Lo sbattezzo quindi diventa anche un chiaro segnale di protesta contro le posizioni della Chiesa su questioni etiche e sociali, evidenziando il desiderio di ridefinire le proprie convinzioni e di riappropriarsi della propria autonomia. Il pioniere dello sbattezzo è l’UAAR, che ha dato via attraverso alle sue campagne a questo fenomeno importantissimo nella società contemporanea e che rappresenta lo “sfogo” di tantissimi che sono stanchi di tali politiche oppressive della chiesa.
Quindi, come sbattezzarsi? Basta scaricare il modulo dell’UAAR modulo dell’UAAR e seguire le procedure indicate alla pagina Sbattezzo sempre sul sito dell’UAAR. Insomma, basta veramente poco per far riuscire questo atto importantissimo e se hai bisogno di aiuto o hai dubbi basta consultare la pagina FAQ oppure contattare tramite email l’UAAR all’indirizzo soslaicità@uaar.it.
Scegliere di sbattezzarsi non è solo una questione di fede, ma anche di dignità e rispetto per la propria identità oltre che di protesta nei confronti delle autorità religiose che ancora oggi discriminano tante categorie e contribuiscono ad un mondo ingiusto. Dunque, se senti il bisogno di affermare la tua libertà, non esitare: io l’ho fatto e credo che in molti dovrebbero farlo, un piccolo atto come questo può mandare un chiaro segnale per dire basta a tali politiche.