Bibbia a Scuola: l'ennesimo attacco alla laicità ed alla libertà di culto
cristiangcel
- 3 minutes read - 491 wordsUn quarto del ventunesimo secolo è passato, ma c’è chi si ostina a indottrinare le giovani menti: roba da medioevo, si direbbe, ma non è così. Insegnare la Bibbia e introdurre le benedizioni mattutine a scuola, in un mondo mutevole dove sono necessarie nuove materie e un approccio razionale ai programmi scolastici, è la nuova idea strampalata di scuola italiana proposta dai “sovranisti” nostrani.
Non innovazione, ma un regresso al medioevo, l’ennesimo schiaffo a quel poco di laicità che dovrebbe essere fondamento della Repubblica Italiana. Cosa arriverà dopo? Inquisizione? Caccia alle streghe? Sta di fatto che la priorità attuale non è adottare politiche innovative sia nei programmi che in alcune dinamiche della scuola, ma tornare indietro e indottrinare gli studenti a colpi di “libro sacro”: alla faccia della libertà di culto!
Problematiche come il bullismo, un programma di studio e metodologie di insegnamento obsolete e limitate, richieste della realtà odierna come l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole sono state ignorate, preferendo un approccio basato sulla fede e sul passato e non sulla scienza e le necessità odierne: da negare il darwinismo e sostenere la realtà del creazionismo è un attimo, possiamo ipotizzare.
“L’Italia deve tornare ad essere un faro di virtù e spiritualità. Chi vuole un’educazione neutrale può sempre studiare a casa”, questa è la risposta data a chi ha protestato nei confronti di questa riforma. Certamente non è qualcosa di assolutamente normale da dichiarare e sostenere, soprattutto da chi dovrebbe garantire la neutralità dei programmi scolastici e non da chi vuole trasformare la scuola in un luogo di fede cieca e propaganda.
Invece di educare, soprattutto su temi come la sessualità, si preferisce ancorarsi a un passato fatto di tabù e silenzio, dove la vergogna e il silenzio impediscono la comunicazione e l’educazione dei più giovani, specialmente in un periodo in cui la sessualità viene vissuta sempre più precocemente. La chiave di tutto ciò sembra essere “non formare spirito critico, ma imporre propaganda e religione”, qualcosa che assolutamente non dovrebbe essere presente nella nostra epoca.
La libertà di culto, quindi di aderire a un culto oppure non aderire affatto, dovrebbe essere un principio cardine della società, soprattutto in vista della laicità dello Stato: si preferisce imporre, quasi come se fosse una “crociata ideologica”, un pensiero retrogrado e bigotto nelle giovani menti, il tutto in un mondo odierno completamente diverso dal medioevo, dove le necessità e le caratteristiche sono mutate totalmente.
Domani a cosa si arriverà? Mi piace scherzare (per non piangere, s’intende) e sostenere che la prossima proposta sarà rinunciare alla medicina e curare i malati attraverso la preghiera, tanto la divina provvidenza può tutto rispetto alla scienza, che è frutto degli esseri umani. In un mondo odierno come questo, preferisco un approccio scientifico e moderno, piuttosto che fare la danza della pioggia e sperare in un aiuto di una presunta divinità.